Obiettivo raggiunto: l’Italia, nel 2014, ha coperto il 17 per cento dei consumi lordi di energia con le fonti rinnovabili, perfettamente in linea con gli obiettivi europei del 20 per cento entro il 2020. A confermare il trend è l’ultimo rapporto rilasciato da Eurostat, che sottolinea come la media europea si attesti intorno al 16 per cento, in grado quindi di raggiungere il traguardo entro il 2020 e di puntare al 27 per cento entro il 2030.
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Rinnovabili. In Italia salgono al 17%

Data di pubblicazione 18 febbraio 2016
Solare, eolico, idroelettrico, biomasse. Fonti che hanno permesso all’Italia di mantenere gli impegni presi in Ue e raggiungere gli obiettivi per il 2020.
Come fonti rinnovabili vengono considerate il fotovoltaico, il solare termico, l’eolico, l’idroelettrico e tutte le forme di biomassa, mentre i consumi complessivi vengono calcolati sull’industria, i trasporti, gli utilizzi domestici, l’agricoltura.
Tra i Paesi con una maggiore percentuale, in testa si trova la Svezia, con un deciso 52,6 per cento. A seguire Lituania e Finlandia con un 38,7 per cento, Austria (33,1 per cento) e Danimarca (29,2 per cento). Agli ultimi posti, le percentuali più basse sono state registrate dal Lussemburgo (4,5 per cento), Malta (4,7 per cento), i Paesi Bassi (5,5 per cento) e il Regno Unito (7 per cento). Peggio di noi pure Germania, Irlanda e Belgio.
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